Linda Barbiani non ha vinto ricchi premi dalla nascita; la dea bendata le ha assegnato umili origini, e nell’umiltà è cresciuta. Linda ha imparato l’arte del non lasciare traccia, dell’accontentarsi, l’arte di quella remissività che le permette di passare inosservata e di non creare problemi a nessuno.
Poi un giorno incontra una persona che stimola la sua sensibilità e la sua fantasia...
Qui incomincia la storia di “Docile”, una fiaba dei nostri tempi in cui anche i desideri degli sfigati possono avverarsi...
Gli altri personaggi sono: L’Ufficio di Collocamento, il Lavoro Precario, la Salute, gli Affetti.
Tutta la sua esistenza bovina sembra rispecchiare la nostra, che affrontiamo il secondo millennio ormai “poveri di fatto, borghesi nel cuore”.
Per Menoventi il tessuto della realtà e delle sue infinite increspature sono materia di lavoro. – 20 sono i gradi del termometro alla rovescia che scandisce un percorso che avanza per sottrazione, rubando al pubblico tutto ciò che possiede per sentirsi al sicuro nel buio della sala. Geniale e rigorosa, sempre sorprendente, la compagnia dal 2004 abita radicalmente il Teatro fino a traboccare fuori dalla sua cornice...